Morte avvenuta in casa:
Immediatamente dopo il decesso i congiunti devono:
-avvisare il medico curante per la compilazione del modello Istat D.4;
-recarsi presso l’ufficio di Stato civile con la suddetta schedina per denunciare il decesso;
-avvisare l’Ufficiale Sanitario, che in qualità di medico necroscopo, dovrà accertare la morte non prima delle 15 ore e non dopo 30 ore dalla morte e provvederà alla redazione del certificato necroscopo;
L’Ufficiale dello Stato civile rilascerà l’autorizzazione al seppellimento dopo 24 ore dalla morte, salvo casi particolari indicati dal medico necroscopo.
Morte avvenuta presso strutture sanitarie:
In questo caso sarà il Direttore Sanitario della struttura, dove si è verificato l’evento, che provvederà a trasmettere all’Ufficiale dello Stato Civile l’avviso di morte e la schedina Istat D4 compilata dal medico necroscopo dell’ospedale;
Morte violenta o in caso di ipotesi di reato:
In questi casi l’atto di morte potrà essere redatto solo dopo l’ avviso trasmesso dalla Procura della Repubblica competente per territorio, la quale, nel caso in cui ravvisi ipotesi di reato, provvederà anche al rilascio dell’autorizzazione al seppellimento.
Rinvenimento di cadavere :
Nel caso in cui il medico chiamato per la ricognizione cadaverica esclude che la morte sia avvenuta per cause naturali e non per reato, per la formazione dell’atto di morte, sarà necessario l’avviso di morte da parte del Maresciallo dei carabinieri, o di qualsiasi altra polizia giudiziaria chiamata per gli accertamenti In tale avviso,oltre alle generalità del defunto, all’indicazione del luogo e dell’ora del decesso, dovrà essere chiaramente specificato che la morte non è imputabile a reato e sarà l’Ufficiale dello Stato civile che rilascerà l’autorizzazione al seppellimento.
Invece nel caso in cui la morte fosse dovuta a ipotesi di reato sarà la competente Procura ad autorizzare il seppellimento del defunto.